Con grande interesse dei piccoli alunni è stata inaugurata la nuova Biblioteca Scolastica della  Scuola dell’Infanzia di Mier, Istituto Comprensivo 1 Belluno.
La nuova biblioteca è stata allestita nell’ampio atrio della scuola ed è provvista sia di mobiletti espositori su ruote che a parete, acquistati per l’alloggio dei nuovi volumi. I libri sono stati donati in parte anche dalle famiglie, che da diversi anni partecipano attivamente progetto ioleggoperchè, acquistando presso le librerie gemellate i libri della nostra “Lista dei desideri”. I bambini, seduti su nuovi morbidi divanetti, poltroncine, tappeti e cuscini per l’angolo lettura, hanno assistito al
racconto della fiaba “La ragazza mela” di Italo Calvino (autore di cui ricorre il centenario della nascita), recitata ai bambini dalla nuova Dirigente Scolastica Fatima Palazzolo, alla presenza dell’assessore alla cultura Olivotto Roberta, della Rappresentante dei genitori De Min Marilena, del nuovo DSGA Fabio Falabella e della sua collega uscente Anna Arena. La biblioteca, in funzione ufficialmente già dal 2018 con il prestito dei libri ai bambini di 5 anni, è anche stata aperta lunedì
30 ottobre nel pomeriggio alla visita dei genitori, che, guidati dai loro piccoli, sono stati coinvolti nell’esplorazione di questo magico spazio. L’attività è stata occasione di condivisione e comunicazione tra scuola e famiglia allo scopo di promuovere il ruolo dei genitori nel processo di valorizzazione del libro e di educazione alla lettura. Il libro non è solo “nutrimento per la mente”, che favorisce gli apprendimenti e le conoscenze, ma nutre anche l’anima, allena l’emotività, fa scoprire i sentimenti, sviluppa la fantasia, stimola il linguaggio, e consolida nel bambino l’abitudine a leggere, abitudine che si protrae nelle età successive grazie all’approccio precoce legato alla relazione.

Centenario nascita ,15 ottobre 2023: Italo Calvino, nel suo libro Lezioni Americane, scrive: «Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore».